La seppia è un animale strano. Ha un mantello, una conchiglia segreta, e sa cambiare colore (ma solo se le va). Come una piccola mongolfiera acquatica, si svuota e si riempie d’acqua per muoversi tra vari livelli di profondità. Noi possiamo dirci fortunate, perché siamo riuscite a intervistarla.
La Seppia è una rivista letteraria indipendente, un luogo di incontro e, sì, anche un “banco del pesce”.
Raccontaci in un tweet (ma di quelli da 140 caratteri) chi è e che cosa fa La Seppia.
La Seppia è rivista indipendente cartacea ed online,
è spazio nuovo di racconti, poesie ed altre forme di narrazione,
la Seppia è parole e immagini inedite sul banco del pesce.
Per saperne di più vai sul sito www.laseppia.it o su Instagram @laseppia.
Ok, adesso puoi anche elaborare una risposta più lunga.
La Seppia è una rivista letteraria indipendente nata da pochi mesi nella città di Udine. È stata fondata da sei giovani redattori tutti accomunati dalla tensione verso la scrittura. A giugno del 2019 è stato presentato il primo numero cartaceo della rivista e il secondo a settembre dello stesso anno. La rivista contiene poesie e racconti inediti scritti dai redattori o da collaboratori esterni.
La Seppia è anche online sul sito www.laseppia.it, qui ogni settimana vengono pubblicati nuovi contenuti.
L’intento della rivista è di fare rete, di creare uno spazio comune da mettere a disposizione di chi scrive. La Seppia è luogo di idee e novità dove condividere e mettere “sul banco del pesce” tanti autori emergenti.
Chi è che fa La Seppia? Qual è il vostro metodo di lavoro? Cos’è che fate perché La Seppia funzioni?
La redazione è composta da sei ragazzi universitari che studiano in città diverse. Le riunioni si svolgono in videochiamata online per ragionare sui progetti futuri, ci si ritrova invece tutti insieme per valutare con chiarezza proposte e confrontarsi sulle decisioni più importanti. Ogni membro della redazione ha un ruolo e dei compiti precisi e durante le riunioni ci si aggiorna sulle novità. Ciò permette di svolgere un lavoro mirato e produttivo per ogni settore di interesse: social, correzione bozze, cura del sito e pubblicazioni settimanali, contatti con gli scrittori, eccetera. La divisione dei compiti è nata in maniera spontanea in base a capacità e interessi di ognuno già dai primi mesi dopo la nascita della rivista. Non saremmo tuttavia mai stati in grado di sviluppare il progetto senza l’aiuto di tanti collaboratori esterni che ci hanno aiutato e sostenuto fin dall’inizio. Per permettere la pubblicizzazione della rivista e per tenere aggiornati tutti gli interessati alle pubblicazioni e agli eventi da noi organizzati o a cui partecipiamo è di grande utilità il profilo Instagram @laseppia.
Siamo entrati nel mondo delle riviste indipendenti più direttamente con la partecipazione a numerosi eventi culturali tra cui il Festival Firenze RiVista a settembre di quest’anno. Abbiamo avuto modo di conoscere realtà differenti dalla nostra, potendo confrontarci con chi ha avuto le nostre stesse difficoltà iniziali e trovando cosí spunti e idee per il futuro.
Ipotizziamo che abbiate un budget a disposizione, che però non copre tutte le voci di spesa che ci sono ne La Seppia. Dopo le cose tecniche (server, dominio, stampe, quelle cose pratiche) a cosa date priorità?
La nostra prima intenzione da sempre è stata e sarà quella di creare un luogo di espressione e di collaborazione tra diversi autori, ci impegneremo dunque nella creazione di una rete di persone, di un ambiente che si trovi accomunato dalla scrittura e dalle altre espressioni d’arte che cerchiamo di promuovere sia nelle pubblicazioni online e cartacee sia all’interno di eventi culturali che permettano un confronto aperto e costruttivo. Sempre con questo spirito cercheremo di pubblicizzare autori emergenti facendoci cosí strumento per chi sente propria la scrittura. Uno dei progetti futuri è la creazione all’interno della rivista cartacea di un inserto culturale con foto, vignette, satira e approfondimenti su argomenti di cinema e arte.
Sarebbe poi interessante sviluppare collaborazioni nuove e stimolanti anche con realtà più lontane da noi all’interno di festival ed eventi dove avere occasione di crescita e confronto.
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Timone è la newsletter delle riviste prodotta da una rivista, che è inutile. Curata da Lavinia Michela Caradonna, Chiara Muzzicato e Matteo Scandolin.
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